La tua bocca è un giardino, i tuoi denti sono dei fiori.Un giardino ha bisogno di cure per far crescere i suoi fiori belli e sani. La tua bocca è il giardino di cui prendersi cura quotidianamente.

Impianti dentali

Impianti dentali : cosa sono?
Gli impianti dentali sono i sostituti delle radici dentali e generalmente sono costituiti da titanio. Il titanio una volta stabilizzato si integra così intimamente con l'osso da sembrare un corpo unico.

L'impianto in titanio è una radice dentale artificiale
La freccia indica il dente su impianto; come si vede l'impianto sostituisce la radice del dente.

Impianti dentali : esempio di corona singola su impianto dentale in titanio
Gli impianti dentali possono essere usati per rimettere sia un dente solo che per ricostruire una arcata dentaria completa. Le fasi di esecuzione sono sempre le stesse:
fase 1 - posizionamento dell'impianto dentale nell'osso.
fase 2 - esposizione dell'impianto dentale
fase 3 - costuzione della protesi su impianto.

Impianti dentali : Impronta per la corona dentale definitiva

Impianti dentali : costruzione del pilastro protesico in titanio
in laboratorio viene costruito il pilastro protesico che viene avvitato all'impianto dentale in titanio.

Impianti dentali : posizionamento del pilastro protesico in bocca

Impianti dentali : cementazione della corona definitiva in porcellana

Questo capitolo è stato scritto e redatto dal Dr. Biagio Di Dino
Altre informazioni sugli impianti dentali:
https://www.biagiodidino.it/sito/sapere.php?IDa=83


A cura del Dr. Biagio Di Dino, dentista specialista in chirurgia , con studio dentistico in Toscana per Monsummano Montecatini Pescia Pistoia Prato Firenze. Telefono 0572952875. www.biagiodidino.it
Il Dr. Biagio Di Dino si occupa prevalentemente di implantologia, standard e con carico immediato, di piorrea, di parodontologia, di chirurgia, di protesi .
Lo studio dentistico del Dr. Biagio Di Dino ,con i suoi collaboratori , offre una assistenza odontoiatrica completa, incluso lo sbiancamento dentale , l'estetica del sorriso, i disturbi dell'articolazione temporo mandibolare (ATM).
Ricorda: Curare la bocca vuol dire curare tutto il corpo.

Sicurezza nella terapia con impianti dentali.

La riabilitazione protesica con uso di impianti dentali osteointegrati dovrebbe essere considerata non solo un'opera meccanica ,ma soprattutto un'opera intellettuale che riconosce nell'attenta valutazione del complesso bioanatomico la chiave di successo del nostro intervento che dipenderà ,oltre che dall'operatore, dalle risposte biologiche individuali del singolo paziente e dalle possibilità tecniche che le strutture anatomiche coinvolte ci consentiranno.
Il successo è il conseguimento di un risultato riabilitativo duraturo nel tempo, che risponde alle esigenze del singolo e che nei limiti del possibile non arrechi alcun danno personale e complicazioni immediate e future.
Successo implica pertanto il concetto di sicurezza, sicurezza di dare al paziente ciò che più si adatta alle proprie esigenze ,nel rispetto della salute locale e generale , e non ciò che la pubblicità e gli interessi commerciali vorrebbero; sicurezza di non compromettere strutture anatomiche importanti per la qualità della vita stessa; sicurezza di sfruttare al meglio ciò che l'organismo ti offre; sicurezza vuol dire infine pianificare e pianificare vuol dire conoscere.
Spesso si parla di terapia senza parlare di diagnosi, dimenticando l'etimologia del termine stesso:
diagnosi = dià “attraverso” e gnosis “conoscenza”.
Nell'ambito odontoiatrico in generale e nello specifico implantologico la parola ”diagnosi” si coniuga bene con “indagine radiologica” . .
Nella pratica clinica quotidiana di riabilitazione protesica con impianti dentali e nella maggioranza dei casi è prassi limitare l'indagine radiologica prechirurgica alla sola panoramica ( Fig. 1) o ad una serie di radiografie endorali , in breve ai soli esami di primo livello in grado di fornire solo informazioni superficiali e non coerenti con l'esigenza di un operatore attento; è anche vero che andare oltre a questo livello di indagine vuol dire richiedere una tomografia computerizzata molto costosa in termini di radiazioni ( spesso non giustificata per i principi e le norme di legge vigenti sulla radioprotezione ) e si finisce così per rinunciare a tutte quelle informazioni utili per una corretta pianificazione con impianti dentali, caricandosi di una responsabilità posta in bilico tra le norme di legge sulla radioprotezione (legge 187/2000) e l'esigenza di garantire un risultato clinico accettabile.
Lo sviluppo della tecnologia digitale , attraverso la produzione di apparecchiature radiologiche, permette oggi di superare queste due esigenze contrapposte nell'interesse del paziente, del professionista e della qualità del prodotto finale.
La novità in radiodiagnostica ,utile nella terapia con impianti dentali,si chiama Tomografia Volumetrica Cone Beam ( a fascio conico), tecnologia conosciuta ormai con l'acronimo CBTV (Cone Beam Tomografic Volumetry).
La Soredex ha di recente introdotto sul mercato un apparecchio radiografico , Scanora 3D (Fig. 2) che sfrutta questa tecnologia e che presenta caratteristiche uniche nel suo genere.
Il primo vantaggio della tomografia volumetrica cone beam rispetto a una TC tradizionale è il notevole risparmio di radiazioni da somministrare al paziente, permettendo al clinico di non dover rinunciare ad alcuna informazione utile nel rispetto delle norme sulla radioprotezione. Il vantaggio diagnostico di questa nuova tecnologia è la straordinaria possibilità di elaborazione delle immagini acquisite che permette applicazioni pratiche non immaginabili fino a ieri. Con questa apparecchiatura si acquisisce un volume che con lo Scanora 3D può essere di cm 6X6 o di cm 7,5x10 o addirittura di cm 7,5x14,5 ,consentendo di inglobare in un solo volume le due arcate intere e le articolazioni temporo-mandibolari; in pratica è come se eseguissimo un intervento chirurgico virtuale con l'asportazione di un blocco anatomico ; l'immagine in 3D che ci appare sul computer dopo aver acquisito il volume sembra davvero la fotografia di un reperto autoptico. Il resto dipende dalla volontà, dalla curiosità e dalla capacità del singolo operatore; non ci sono quasi limiti alle possibilità diagnostiche. Infatti un altro vantaggio della rivoluzione cone beam è che i punti che compongono l'immagine 3D sono voxel e non pixel ,sono cioè isotropici e avendo la stessa misura nelle tre dimensioni dello spazio permettono di ruotare l'immagine in ogni direzione senza produrre alcuna deformazione. E' possibile ottenere sul video contemporaneamente le radiografie delle sezioni assiali, coronali e sagittali (foto 3); le sezioni trasversali possono essere analizzate secondo piani scout infiniti e indipendentemente dal posizionamento del paziente nel momento della acquisizione radiologica con il vantaggio di poter analizzare meglio l'arcata superiore e quella inferiore, sfruttando le loro caratteristiche intrinseche .Ovviamente si possono fare tutte le misure necessarie , simulare il posizionamento di impianti dentali,valutare e confrontare differenti soluzioni terapeutiche. (foto 4)
Straordinario e affascinante per le possibilità diagnostiche e le applicazioni pratiche nella terapia con impianti dentali è il rendering tridimensionale a video. E' possibile scheletrizzare le strutture ossee utili per gli impianti dentali per evidenziare l'esatta anatomia della sede di interesse clinico (foto 5), colorare con colori personalizzabili ogni tessuto dentale e paradentale(foto 6) ; infatti il software di elaborazione tiene conto delle densità tissutali seguendo la scala di Hounsfield e può indicare ogni livello di densità dentale con il colore preferito dall'operatore; l'utilità di questa applicazione è evidente per esempio quando analizziamo denti inclusi (foto 7) e la scala di solo grigio, tipica delle radiografie, non ci permette di superare i dubbi diagnostici. E' addirittura possibile sfruttare la funzione “ Endo” ,che sta per endoscopia , con la quale si ha a volte la sensazione di poter esplorare i luoghi più nascosti del corpo umano come per esempio l'interno de i canali radicolari. Le immagini fornite sono in formato DICOM e quindi danno la possibilità di ottenere dei modelli stereolitografici (foto 8) fedelissimi utili nella terapia con impianti dentali guidata da dime chirurgiche.
Per concludere possiamo affermare che la tecnologia cone beam ha reso trasparente e senza segreti il corpo umano e che gli apparecchi sofisticati come lo Scanora 3D e i software di elaborazione grafica dedicata rappresentano un punto di riferimento e di traguardo per i clinici che come i Maestri della Medicina ci hanno insegnato vorranno approdare alla terapia con impianti dentali attraverso un percorso che deve iniziare dalla diagnosi.